Editoriale Novembre

Editoriale Novembre

Buongiorno e ben ritrovati,
in questa edizione riproponiamo il tema del controllo, la velocità con cui i nostri affari viaggiano e la importanza della nostra credibilità per tutti gli stakeholders non permette che ci si affidi al caso.
I clienti sono i primi soggetti a cui pensiamo quando si parla di affidabilità e controllo, soffermiamoci anche a pensare quanto importante possa essere invece avere il polso della solidità anche dei fornitori e degli eventuali terzisti o subappaltatori. Una loro difficoltà finanziaria o fallimento avrebbero serie ripercussioni sul processo produttivo e anche quello economico, con la differenza che se posso assicurarmi sul rischio credito di un cliente con gli altri soggetti come procedere?
La risposta è un efficace risk management utilizzando moderni ed efficaci strumenti che misurino il polso di tutte le persone giuridiche coinvolte nella filiera e che ci avvisino con tempestività se qualcosa cambia.
Siamo disponibili a parlarne con Voi.
Questo mese nella sezione artistica continuiamo a presentare delle interessanti e culturalmente vive iniziative milanesi dello Spazio Tadini di Francesco Tadini. Ben 5 mostre in contemporanea da godersi in un paio di ore di relax.

Mi auguro spendiate qualche minuto di pausa per curiosare e magari lasciarci un feedback, come ringraziamento potete scaricare un utile e pratico ebook qui.

Grazie, Marco Simontacchi
Scuola di Leadership     Temporary Management     Passaggio Generazionale

Opportunità del mese:

Anche per il mese di Novembre proponiamo l’Analisi del Rischio di Default (ARD) congiuntamente all’Analisi della Centrale Rischi ad un forfait sensibilmente inferiore all’investimento normalmente necessario.
L’analisi congiunta è un report di circa 40 pagine opportunamente commentate e valutate insieme a un Consulente, a cui eventualmente seguiranno proposte e soluzioni concrete per portare l’Azienda a livelli di sicurezza tali da garantire la fascia più alta di rating dato da una probabilità di default decisamente bassa.
Offriamo congiuntamente anche 10 visure di clienti e/o fornitori con alert per 12 mesi.

 

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Il professionista del mese –  Francesco Nunziante

Attualmente sono Responsabile Divisione Healthcare&Wellness  presso una importante agenzia di comunicazione milanese.
Ho iniziato il mio percorso professionale come redattore presso emittenti radiofoniche e televisive private lavorando soprattutto nell’ambito sportivo e gastronomico.
Sono successivamente cresciuto professionalmente tra il mondo del giornalismo e quello della comunicazione.
Ho sempre privilegiato le agenzie di relazioni pubbliche rispetto alle aziende, lavorando per diverse strutture, da Ketchum a Burson Marsteller (dove sono stato direttore generale), da S&H (Sudler&Hennessey) a DDB Comunications.
Ho passato gli ultimi 10 anni in Sec RP dove, oltre ad essere partner e membro del board creo, dal niente, la Divisione Healthcare portando in dote come clienti aziende farmaceutiche (Janssen, Menarini, Mypharm), associazioni (Farmindustria, AIFM – Associazione Italiana Fisica Medica, CIPOMO, No Pain), gruppi multinazionali (Carestream, Intersystems, Synlab).
L’agenzia di comunicazione con cui collaboro, è specializzata in ambito economico finanziario e, recentemente, ha aperto una divisione (guidata dal sottoscritto) che si occupa di lavorare in ambito sanitario/salute. Preferiamo considerarci consulenti e non fornitori e cerchiamo di aiutare le aziende a implementare il proprio business e raggiungere i loro obiettivi di marketing. Inoltre abbiamo una profonda esperienza nell’ambito delle media relations e corsi di formazione (media e crisis training). Più recentemente ci occupiamo per alcuni clienti di realizzare un’attività di coalition building ovvero la costruzione di alleanza con stakeholder di particolare interesse per il business dei nostri clienti.
Lavoriamo con aziende private, multinazionali o italiane, istituzioni, società medico scientifiche e associazioni di categoria.
Credo che il nostro valore aggiunto sia proprio quello di cercare di capire come aiutare il cliente a comprendere il suo mercato di riferimento e trovare le soluzione più efficaci.
I nostri clienti, alcuni sono con noi da molti anni, sanno che siamo sempre presenti al loro fianco ma che non siamo degli yes man (solo per portare a casa il nostro onorario) ma, se del caso, li indirizziamo verso altre soluzioni.
I miei riferimenti sono francesco_nunziante@fastwebnet.it,  cellulare 3483640531

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Servizio del mese: PROPOSTA DI MEDIA E CRISIS TRAINING  

MEDIA TRAINING
Il media training è una attività studiata e strutturata con l’obiettivo di far conoscere il sistema dei media (on e off-line) e nel contempo aiutare la persona (o le persone) che si sottopone al training a sviluppare tutti gli accorgimenti necessari per far si che l’incontro con un giornalista/blogger (per un intervista, un parere, o solo per un incontro conoscitivo) si riveli efficace per la persona e per l’azienda/associazione che rappresenta o di cui è parte.Il media training si compone di due sessioni, una teorica e una pratica
  • La prima parte, della durata di circa 3 ore sarà finalizzata ad illustrare il panorama italiano dei media (off e on line) e soprattutto a fornire alcuni trucchi e accorgimenti per gestire al meglio l’incontro con un giornalista. In particolare si affronteranno i seguenti temi:
    • Analisi del sistema italiano dei media
    • Come funzionano i media
    • Come relazionarsi con i media
    • Gestione delle interviste e gli errori da evitare
    • Media e internet: la comunicazione ai tempi del web 2.0
  • La seconda parte, che normalmente prende l’intero pomeriggio, sarà invece il lato pratico del media training. Verranno simulate interviste tenute dal docente in collaborazione con un giornalista professionista
  • Le interviste verranno riprese da un operatore e al termine le persone sottoposte rivedranno la loro performance.
  • A seguire verranno commentati i risultati, al fine di individuare le aree di cambiamento e miglioramento.

Il media training avrà una durata di circa una giornata, indicativamente dalle 10.00 alle 12.30 per la parte teorica e dalle 14.00 alle 17.00 per la parte pratica; per la parte teorica i partecipanti possono raggiungere un massimo di 20 persone, mentre per la parte pratica suggeriamo di coinvolgere in sessione un massimo di 4 persone.

CRISIS TRAINING  
La parola “crisi” ha assunto, nel linguaggio comune, l’accezione negativa di mutamento in senso sfavorevole di uno status. L’etimologia del termine (dal greco krinein, ossia separare e, in senso più lato, discernere, giudicare, valutare) ci suggerisce tuttavia una valenza positiva, individuando nella crisi un momento di riflessione che, se adeguatamente gestito, può assurgere a presupposto per una crescita. È proprio questo il reale significato che deve essere considerato parlando di crisis training: la possibilità che essa, da evento negativo, si risolva in turning point per crescere in esperienza, in capacità e credibilità.

I cinesi rappresentano la crisi con l’ideogramma “pericolo e opportunità”. Infatti, è proprio nell’evolversi della crisi che i cinesi vedono, se ben gestita, la possibilità di svolta e cambiamento.

Questa considerazione vale in particolare quando l’evento critico si verifica nell’ambito della comunicazione. Comunicare bene, durante la crisi, è un imperativo categorico se si considera che:

  • un’azione comunicativa efficace e tempestiva è determinante per trasformare la crisi da evento negativo in opportunità di crescita;
  • il silenzio (o il non comunicare) viene spesso percepito quale sintomo di impreparazione o come strumento per occultare responsabilità.
Per comprendere appieno la crucialità del comunicare nell’emergenza, si suggerisce un’attività per trasformare la crisi in un’opportunità di crescita.
Il crisis training, è un’attività volta ad individuare, nell’ambito di una crisi, i messaggi chiave da dover trasmettere agli stakeholder di riferimento (giornalisti, consumatori, Istituzioni….), e far sì che questi ultimi li recepiscano correttamente.
La definizione dei messaggi chiave e la loro successiva comunicazione avverrà attraverso una simulazione di crisi.
Il crisis training si compone di due sessioni, una teorica e una pratica:
  • La prima sessione, della durata di circa un’ora e tenuta da professionisti qualificati, sarà finalizzata a illustrare in linea teorica cosa si intende per crisi e quali sono le modalità in cui può presentarsi, come è possibile prepararsi preventivamente e come affrontarla. In particolare, si affronteranno i temi seguenti:
  • Cos’è la crisi
  • Quali sono le sue conseguenze
  • Come si affronta
  • Come prepararsi: percorsi e strumenti
  • Perché prepararsi
  • Crisi e media: cosa fare
  • Crisi e media: cosa non fare
  • La seconda sessione, della durata di circa due/tre ore, costituirà invece il lato pratico del crisis training, consisterà in una vera e propria simulazione di crisi legata alle aree di competenza dei partecipanti. In particolare, verranno affrontati i seguenti punti:
  • Condivisione delle informazioni relative alla crisi in atto
  • Pianificazione delle attività di comunicazione
  • Individuazione di messaggi chiave
  • Simulazione di colloqui
Verranno realizzati differenti scenari di crisi anche in base alla qualifica e appartenenza aziendale dei partecipanti.
Il crisis training prevede la presenza di:
  • numero massimo di 2 partecipanti (uno al mattino e uno al pomeriggio)
  • un giornalista professionista RAI
  • un operatore
  • un docente di comunicazione
Nella sessione pratica, ogni partecipante verrà sottoposto (conferenza stampa) alla simulazione di interviste sullo stato di crisi legata all’area di competenza specifica.

 

Video presentazione – Simontacchi from Studio Simontacchi on Vimeo.