Dilazioni di pagamento sotto la lente

Con la crisi vi è un aumento di insolvenze tra chi utilizza la dilazione di pagamento tale da indurre buona parte delle aziende a cambiare approccio riguardo alla concessione di credito.

Le grandi imprese si giovano di figure professionali quali il Credit Manager, che monitorano costantemente la clientela per assicurarsi che il loro portafoglio rimanga sano e operano valutazioni preventive sui nuovi clienti.

Si avvalgono di piattaforme professionali di rating e di credit check oltre che di attività investigative creando così un rating interno verso clienti e fornitori strategici che li metta al riparo da amare sorprese.

Le PMI in questo si trovano nella duplice veste sia di fornitori che di clienti, con lo svantaggio, spesso, di giocare a mosca cieca.

Buona parte delle PMI ha cicli di rotazione negativi, per cui necessitano di poter contare su una dilazione di pagamento dai fornitori tale che li aiuti a gestire il largo credito che spesso sono tenuti a fare verso i loro clienti per portare a casa ordini. Per chi esporta il problema poi è reso ancora più difficile dal fatto che diverse nazioni importatrici di nostri manufatti non rientrano nella possibilità di vedere le loro aziende accreditate per essere messe allo sconto su un conto anticipi, che sia un affidamento o un factoring.

Chi esporta in Africa, Asia, Russia e Americhe sa bene quanto sia difficile gestire il credito.

Tuttavia, la buona notizia è che anche le Micro PMI oggi possono utilizzare strumenti e professionalità a loro portata, che non solo li aiutino a mantenere un profilo e un rating tale da risultare appetibili nella duplice veste di cliente o di fornitore, ma anche di poter monetizzare i propri crediti rendendo marginali, se non annullare, i rischi di insolvenza.

La crisi, infatti, ha accelerato la tendenza già in atto da tempo di veder nascere e sviluppare strumenti alternativi e complementari a quelli tradizionali bancari che supportino proprio le Micro PMI a gestire i propri flussi finanziari come le grandi imprese. A patto che i loro conti e i loro parametri siano solidi e trasparenti.

Serve quindi un approccio manageriale e professionale, dato da CFO e Credit Manager nelle grandi imprese, reso disponibile alle Micro PMI da figure professionali che possono affiancarle per i tempi necessari e a costi che, al netto del calo delle insolvenze e del miglioramento se non inversione dell’indice di rotazione debiti e crediti, si traducono spesso in maggior marginalità e minor alea di insolvenza.

 

Marco Simontacchi