Il primo passo verso il successo
A volte ci chiedono come essere persone di successo.
Posto che non esistono metodi universali e infallibili, possiamo invece affermare che esistono presupposti senza i quali il successo vero, meritato e duraturo difficilmente arriva.
Uno dei presupposti cardine è il riconoscere di avere dei diritti, forse il primo che si deve sviluppare per non soccombere:
il diritto al riconoscimento del proprio operato
il diritto al giusto compenso per quanto dato
il diritto ad essere pagato nei tempi e modi pattuiti
il diritto al rispetto della parola data
I diritti per funzionare debbono essere ambivalenti, si deve pretenderli e si deve riconoscerli.
Un altro presupposto è la responsabilità:
una delle situazioni che più irrita chi collabora con una persona è la cronica mancanza di sapersi assumere le proprie responsabilità:
è sempre compito / dovere di qualcun altro
la colpa non è mai assunta in proprio, né integralmente né in parte
si vive di alibi anziché di soluzioni
Con tale comportamento non si può crescere, solo riconoscendo i propri errori si può porvi rimedio e andare oltre. I problemi se risolti sono vantaggi competitivi e richiedono senso di responsabilità. Se irrisolti sono zavorre che ci portano a fondo.
Presupposto fondamentale è, se rafforzati i primi due, lo sviluppo delle proprie capacità.
Chi agisce seguendo il mero impulso senza applicare una logica senza poi fermarsi a razionalizzare, difficilmente struttura strategie sempre più affinate e vincenti.
Occorre saper interporre tra intuizione e azione un pensiero logico e saper analizzare i dati di feedback in modo da essere strategici.
Chi sapesse trovare l’equilibrio tra i tre presupposti getterebbe delle solide basi affinché possa arrivare il successo. Quello vero, tangibile e duraturo nel tempo.
Noi ci siamo, voi?
Articolo di Marco Simontacchi
15/12/2022