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Amministrazione e buon governo aziendale

La formazione contabile nelle piccole e medie imprese (PMI) italiane, mirata al controllo di gestione con previsionale per cassa e per competenza, è cruciale per diversi motivi, sia in termini di conformità alle nuove leggi sulla crisi d’impresa sia per migliorare il governo e la gestione dell’azienda. Vediamo i principali aspetti di questa importanza.

Ottemperanza alle nuove leggi sulla crisi d’impresa

Con l’entrata in vigore del nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 14/2019), è diventato obbligatorio per tutte le imprese, e quindi anche per le PMI, adottare sistemi di controllo interno volti a prevenire e anticipare situazioni di crisi. Questo obbligo comporta la necessità di monitorare costantemente alcuni parametri di bilancio, tra cui:

  • Indici di allerta, che segnalano tempestivamente situazioni di squilibrio finanziario.
  • Piani previsionali, sia in termini di flussi di cassa (per cassa) che di competenza, per valutare la sostenibilità a breve e medio termine.

Un sistema di contabilità strutturato, che integra strumenti informatici avanzati e permette una gestione puntuale di questi parametri, è quindi essenziale per garantire la conformità alla normativa e ridurre il rischio di sanzioni o interventi forzati dall’autorità giudiziaria.

Controllo di gestione efficace

Il controllo di gestione rappresenta un elemento centrale per qualsiasi impresa che desideri operare in modo efficiente e profittevole. Nelle PMI, che spesso non dispongono di risorse eccessive, è fondamentale impostare un sistema di controllo che consenta di:

  • Monitorare l’andamento economico e finanziario con cadenza regolare.
  • Valutare la performance rispetto agli obiettivi prefissati.
  • Prendere decisioni informate sulla base di dati aggiornati e proiezioni.

Il controllo di gestione previsionale, sia per cassa che per competenza, permette di prevedere le entrate e le uscite finanziarie e gli impegni economici futuri, aiutando l’impresa a gestire meglio la liquidità e a pianificare investimenti o strategie di finanziamento. La previsione per competenza è importante per gestire le transazioni in base all’effettiva competenza economica (cioè quando il reddito è guadagnato o il costo sostenuto), mentre la previsione per cassa permette di gestire i flussi monetari reali, che è cruciale per la sopravvivenza quotidiana dell’impresa.

Uso di moderni strumenti informatici

L’implementazione di un sistema di controllo di gestione efficace richiede necessariamente l’adozione di strumenti informatici avanzati. Questi strumenti permettono di:

  • Automatizzare la raccolta e l’elaborazione dei dati contabili e finanziari.
  • Generare report dettagliati e facilmente interpretabili per i manager.
  • Integrare modelli previsionali che utilizzano sia i flussi di cassa che i dati per competenza.

I software ERP (Enterprise Resource Planning) o piattaforme di gestione finanziaria specifiche per le PMI sono diventati sempre più accessibili e personalizzabili, rendendoli una soluzione ideale per modernizzare e rendere più efficiente la contabilità e il controllo di gestione. Questi strumenti supportano l’azienda non solo nella gestione contabile, ma anche nella pianificazione strategica e operativa, fornendo dati in tempo reale utili per l’assunzione di decisioni critiche.

Finanza agevolata e accesso a fondi regionali europei

La formazione professionale finalizzata all’adozione di questi strumenti, soprattutto nel contesto delle PMI, è spesso sostenuta da fondi europei e regionali attraverso programmi di finanziamento a fondo perduto o agevolato. Questi finanziamenti possono coprire:

  • L’acquisto di software gestionali avanzati.
  • La consulenza per la loro implementazione.
  • La formazione del personale aziendale nell’utilizzo di tali strumenti.

Accedere a questi fondi rappresenta un’opportunità significativa per le PMI, consentendo di ridurre l’impatto economico iniziale dell’investimento in tecnologie e formazione, e migliorare contemporaneamente la competitività e la sostenibilità dell’impresa nel lungo termine.

Buon governo aziendale

Un sistema di controllo interno e di gestione basato su strumenti informatici moderni e una previsione accurata permette di implementare un buon governo aziendale, che si traduce in una gestione più trasparente, responsabile e proattiva. Un buon governo aziendale riduce il rischio di errori di gestione, migliora la fiducia degli investitori e degli stakeholders e, nel lungo termine, rafforza la solidità dell’azienda.

 

Per le PMI italiane, formare la contabilità al controllo di gestione con un sistema previsionale per cassa e per competenza non è solo una necessità imposta dalla normativa sulla crisi d’impresa, ma rappresenta anche una leva fondamentale per migliorare l’efficienza, la trasparenza e la capacità decisionale. L’uso di strumenti informatici adeguati e la formazione del personale sono fattori chiave per il successo di questa trasformazione, e possono essere supportati da finanziamenti europei e regionali.

Disciplina e coerenza portano al successo

Disciplina e coerenza sono fondamentali per avere successo imprenditoriale e manageriale. Questi due aspetti, infatti, creano la base per prendere decisioni efficaci, guidare un team e raggiungere gli obiettivi aziendali. Vediamo perché sono così cruciali.

Disciplina

La disciplina implica la capacità di mantenere un impegno costante verso le proprie attività e obiettivi, indipendentemente dalle difficoltà o dalle distrazioni che si possono incontrare. Essa è fondamentale per diversi motivi:

  • Costanza e resilienza: Il percorso imprenditoriale e manageriale è pieno di sfide e fallimenti temporanei. Solo con la disciplina si riesce a mantenere il focus anche nei momenti difficili.
  • Gestione del tempo: Una gestione efficace del tempo è essenziale per un imprenditore o un manager. Senza disciplina, il rischio è quello di perdersi in attività poco rilevanti o procrastinare.
  • Sviluppo personale e professionale: Il miglioramento continuo è una delle chiavi del successo. Disciplina significa anche avere la costanza di investire nel proprio sviluppo.

Coerenza

La coerenza si riferisce all’allineamento tra le azioni, i valori e gli obiettivi di un imprenditore o manager. È essenziale per creare fiducia e una chiara direzione:

  • Fiducia e credibilità: Essere coerenti nelle proprie azioni e decisioni crea fiducia sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Collaboratori, clienti e investitori devono poter fare affidamento su di te.
  • Allineamento del team: Un leader coerente nelle sue aspettative e direttive facilita l’allineamento del team, evitando confusione e ambiguità nelle decisioni aziendali.
  • Visione a lungo termine: Coerenza significa anche mantenere la rotta verso gli obiettivi strategici a lungo termine, senza essere sviati da opportunità o ostacoli a breve termine che possono sembrare allettanti ma non utili alla visione globale.

La combinazione di disciplina e coerenza crea un ambiente dove gli obiettivi sono chiari e viene perseguita una strategia con metodo e continuità. Disciplina assicura che si mantenga il focus e la costanza, mentre la coerenza rafforza il senso di direzione e la fiducia delle persone coinvolte.

Oltre a questi due elementi, ovviamente, ci sono altri fattori importanti, come la capacità di adattamento, la visione strategica e le competenze relazionali. Tuttavia, disciplina e coerenza restano fondamentali per creare una base solida su cui costruire il successo imprenditoriale e manageriale.

Un aspetto fondamentale per la leadership e il successo imprenditoriale è lo sviluppo di una coscienza di sé, è essenziale per mantenere disciplina e coerenza, perché agisce come un ancoraggio interiore che permette di guidare le proprie azioni in modo consapevole e intenzionale. Vediamo come queste dimensioni si connettono e rafforzano l’efficacia personale e manageriale.

Coscienza di Sé (Self-awareness)

La coscienza di sé implica la capacità di guardarsi dentro, comprendere le proprie motivazioni, emozioni, valori e il modo in cui le nostre azioni influenzano noi stessi e gli altri. Questa consapevolezza è la chiave per agire in modo coerente e disciplinato, e si manifesta su diversi livelli:

  • Conoscenza delle proprie motivazioni: Avere chiaro cosa ci spinge a fare determinate scelte permette di allineare i nostri obiettivi a lungo termine con le nostre azioni quotidiane. Quando siamo consapevoli delle motivazioni più profonde, agiamo con maggiore integrità e coerenza.
  • Riconoscimento dei propri limiti e punti di forza: Essere consapevoli delle proprie aree di debolezza aiuta a evitare comportamenti controproducenti o decisioni avventate, mentre riconoscere i propri punti di forza permette di capitalizzarli in modo efficace.
  • Regolazione emotiva: La capacità di comprendere e gestire le proprie emozioni è cruciale per mantenere la disciplina, soprattutto nei momenti di stress o incertezza. Le decisioni prese in modo impulsivo o emotivo possono portare a incoerenza e a mancanza di focus.

Interpretazione delle proprie azioni

L’autoconsapevolezza permette anche di interpretare correttamente le proprie azioni. In altre parole, non basta agire: bisogna comprendere perché si agisce in un certo modo, analizzare le proprie reazioni e valutarne l’efficacia:

  • Auto-riflessione: La capacità di riflettere su ciò che si fa e sui risultati ottenuti permette di migliorare costantemente. L’auto-riflessione è una pratica che porta maggiore disciplina, perché aiuta a riconoscere e correggere eventuali deviazioni dal percorso prefissato.
  • Responsabilità: Una parte fondamentale della leadership è prendersi la responsabilità delle proprie azioni. La coerenza si manifesta anche nella capacità di ammettere errori e imparare da essi, senza cercare scuse o attribuire colpe ad altri.

 Consapevolezza delle Conseguenze delle Proprie Decisioni

Ogni decisione ha un impatto, e una vera leadership consapevole richiede di saper valutare non solo i benefici immediati, ma anche le conseguenze a lungo termine per se stessi, il team e l’ambiente esterno:

  • Visione sistemica: Capire che ogni azione o decisione ha un effetto a cascata su vari aspetti dell’organizzazione e della vita personale è essenziale per evitare decisioni miopi o avventate. Questa consapevolezza promuove coerenza, poiché si tengono presenti gli impatti a lungo termine di ogni scelta.
  • Empatia e leadership etica: Parte della consapevolezza delle conseguenze implica anche comprendere come le proprie decisioni influenzano gli altri, sia all’interno che all’esterno dell’azienda. Un leader consapevole considera sempre l’effetto delle sue scelte su collaboratori, clienti e stakeholder.

 Autodisciplina e Coerenza tramite la Coscienza di Sé

Sviluppare una profonda coscienza di sé non solo aiuta a essere più disciplinati e coerenti, ma rende questi attributi naturali piuttosto che forzati. Quando conosci te stesso, sai esattamente dove vuoi andare e perché stai facendo certe scelte, il che ti consente di:

  • Evitare le distrazioni o le tentazioni che potrebbero deviare dal tuo percorso.
  • Mantenere il focus sugli obiettivi principali, anche quando la strada è incerta o difficile.
  • Essere coerente nelle decisioni, poiché la tua visione interna è chiara e stabile, e non ti fai influenzare da pressioni esterne o circostanze volatili.

Disciplina e coerenza, se radicate in una profonda coscienza di sé, diventano molto più facili da mantenere nel lungo termine. La coscienza di sé offre una bussola interna che guida le azioni, le decisioni e le relazioni con gli altri, assicurando che ogni passo sia fatto con intenzione e consapevolezza. Essere consapevoli delle proprie motivazioni, delle proprie azioni e delle loro conseguenze è essenziale per costruire una leadership autentica, capace di affrontare le sfide e mantenere una direzione solida e coerente.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

25/09/2024

La fortuna arride ai positivi

Un atteggiamento positivo è cruciale per un imprenditore perché influenza in modo significativo la sua capacità di affrontare sfide, prendere decisioni, motivare sé stesso e il proprio team, e mantenere una visione a lungo termine. Tuttavia, è importante trovare un equilibrio tra ottimismo e realismo, evitando gli estremi dell’eccessivo ottimismo e del pessimismo, che possono entrambi ostacolare il successo.

Vantaggi di un atteggiamento positivo:

Resilienza: Un atteggiamento positivo permette agli imprenditori di affrontare le difficoltà con determinazione e di superare gli ostacoli. In un contesto imprenditoriale, i problemi sono inevitabili, la capacità di vederli come opportunità di apprendimento e crescita è fondamentale per il successo a lungo termine.

Motivazione e leadership: Gli imprenditori con un atteggiamento positivo tendono a ispirare e motivare i loro dipendenti. Un leader positivo è in grado di creare un ambiente di lavoro che favorisce la collaborazione, l’innovazione e l’entusiasmo, elementi essenziali per il successo aziendale.

Creatività e innovazione: Un mindset positivo apre la mente a nuove idee e soluzioni. Quando si è focalizzati sulle possibilità piuttosto che sui limiti, si è più propensi a trovare modi creativi per risolvere i problemi e innovare, fattori cruciali per competere in un mercato in continua evoluzione.

Costruzione di relazioni: Le persone tendono a essere attratte da individui positivi. Questo atteggiamento facilita la costruzione di relazioni solide con partner, clienti e investitori, che possono essere determinanti per la crescita e il successo di un’azienda.

I pericoli dell’eccessivo ottimismo:

  • Sottovalutazione dei rischi: L’ottimismo eccessivo può portare a una visione distorta della realtà, dove i rischi vengono minimizzati o ignorati. Questo può portare a decisioni imprudenti, come investimenti azzardati o l’avvio di progetti senza un’adeguata valutazione dei potenziali ostacoli.
  • Sopravvalutazione delle proprie capacità: Un imprenditore eccessivamente ottimista potrebbe sopravvalutare le proprie competenze o risorse, portando a una pianificazione inadeguata e a un fallimento nel raggiungere gli obiettivi prefissati.

I pericoli del pessimismo:

  • Paralisi decisionale: Un atteggiamento pessimista può portare a una paralisi decisionale, dove la paura del fallimento o dei rischi impedisce di agire. Questo può risultare in opportunità perse e in una stagnazione dell’azienda.
  • Demotivazione: Un imprenditore pessimista rischia di demotivare se stesso e il suo team, creando un ambiente di lavoro negativo che soffoca l’innovazione e riduce la produttività.

L’equilibrio ottimale:

L’approccio più efficace per un imprenditore è quello di mantenere un atteggiamento positivamente realistico. Questo significa avere la fiducia e la motivazione necessarie per affrontare le sfide, ma anche la consapevolezza dei limiti e dei rischi. Un imprenditore di successo combina la positività con una valutazione critica e realistica delle situazioni, permettendo così una pianificazione strategica che bilancia ambizione e prudenza.

In sintesi, un atteggiamento positivo può essere un potente strumento per un imprenditore, ma deve essere temperato da una sana dose di realismo per evitare gli errori associati all’eccessivo ottimismo o al pessimismo paralizzante.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

03/09/2024

Il Tutor compagno fedele nelle pratiche di finanza agevolata e microcredito

Un tutor può guidare gli imprenditori o i beneficiari di microcredito attraverso il processo di richiesta e acquisizione di fondi, fornendo loro supporto e consigli lungo il percorso. Questo può includere la compilazione della documentazione necessaria, la comprensione dei requisiti di ammissibilità e la navigazione attraverso il processo di valutazione e a monte valutare e proporre tutte le opportunità idonee alla azienda seguita.

Un tutor può fornire formazione e istruzione su argomenti finanziari fondamentali, come la gestione del denaro, la pianificazione finanziaria, la comprensione dei tassi di interesse e la gestione del debito. Questo può aiutare i beneficiari a sviluppare competenze finanziarie essenziali per gestire efficacemente i fondi ricevuti e per migliorare la loro situazione finanziaria complessiva.

Un tutor può mettere in contatto i beneficiari con risorse e reti di supporto aggiuntive, come altre organizzazioni non profit, istituzioni finanziarie locali o associazioni commerciali. Questo può aiutare i beneficiari a stabilire connessioni utili e ad accedere a ulteriori opportunità di sviluppo economico e finanziario.

Un tutor può svolgere un ruolo nel monitorare e valutare il progresso dei beneficiari nel raggiungimento dei loro obiettivi finanziari e aziendali. Questo può includere la revisione periodica dei piani aziendali, l’analisi dei flussi di cassa e l’identificazione di eventuali sfide o opportunità di miglioramento.

Un tutor può aiutare i beneficiari a sviluppare strategie per garantire la sostenibilità a lungo termine delle loro attività imprenditoriali, fornendo consulenza su questioni come la diversificazione delle entrate, lo sviluppo di partnership strategiche e l’adattamento alle mutevoli condizioni del mercato.

Un tutor può svolgere un ruolo fondamentale nel fornire guida, formazione, supporto e risorse ai beneficiari di microcredito e finanza agevolata, contribuendo così al successo delle loro imprese e al miglioramento delle loro condizioni finanziarie.

Considerare un tutor come un investimento anziché un costo è una prospettiva molto valida, specialmente quando si tratta di pratiche come il microcredito e la finanza agevolata. Ecco perché un tutor può essere considerato un investimento produttivo ad alta resa.

Massimizzazione del potenziale dei beneficiari Un tutor può aiutare i beneficiari a sviluppare le competenze e le conoscenze necessarie per massimizzare il potenziale del loro business. Questo può portare a una maggiore efficacia operativa, maggiore redditività e crescita sostenibile nel lungo termine.

Riduzione dei rischi Un tutor può fornire consulenza e orientamento per mitigare i rischi associati all’avvio e alla gestione di un’attività imprenditoriale. Questo può aiutare i beneficiari a evitare errori costosi e a superare le sfide in modo più efficiente, contribuendo alla stabilità finanziaria e al successo complessivo del loro business.

Generazione di impatti positivi Investire in un tutor può portare a impatti positivi sia per i beneficiari individuali che per la comunità nel suo insieme. Ad esempio, può favorire la creazione di posti di lavoro, stimolare lo sviluppo economico locale e ridurre la povertà attraverso l’empowerment economico.

Miglioramento della reputazione e dell’impatto sociale Le organizzazioni che forniscono supporto tramite tutoraggio possono beneficiare di una migliore reputazione e di un maggiore impatto sociale. Questo può contribuire a rafforzare il coinvolgimento della comunità, a generare fiducia tra gli stakeholder e a attirare ulteriori risorse e finanziamenti per sostenere le attività future.

Rendimento a lungo termine Investire in un tutor può portare a risultati tangibili nel breve termine, ma anche a benefici duraturi nel lungo termine. Ad esempio, i beneficiari che ricevono supporto adeguato possono diventare imprenditori di successo che reinvestono nel proprio business e contribuiscono alla crescita economica sostenibile nel tempo.

Considerare un tutor come un investimento produttivo ad alta resa riflette la sua capacità di generare valore aggiunto significativo per i beneficiari, le organizzazioni e le comunità nel loro complesso.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

10/02/2024

Per stare bene al lavoro si deve stare bene con sé stessi

Stare bene con sé stessi è un elemento cruciale per il benessere generale, inclusa la soddisfazione sul posto di lavoro. Ci sono diverse ragioni per cui il benessere personale influisce positivamente sulla tua esperienza lavorativa.

Produttività: Quando ti senti bene con te stesso, sei più propenso a essere produttivo. Un buon equilibrio tra vita professionale e personale, insieme a una buona salute mentale e fisica, può migliorare la tua capacità di concentrarti e svolgere le tue attività lavorative con efficacia.

Relazioni interpersonali: Il tuo stato d’animo e il tuo atteggiamento influenzano le relazioni con i colleghi, i superiori e gli altri membri del team. Essere felici e in armonia con sé stessi può contribuire a creare relazioni positive sul posto di lavoro, favorendo un ambiente collaborativo e sostenitivo.

Resilienza: La capacità di gestire lo stress e affrontare le sfide è fondamentale in qualsiasi ambiente lavorativo. Essere in pace con sé stessi può aumentare la tua resilienza, aiutandoti a superare le difficoltà senza che esse influiscano in modo significativo sulla tua salute mentale.

Motivazione: Quando hai un buon equilibrio nella vita personale e sei in sintonia con i tuoi obiettivi personali, sei più motivato a raggiungere gli obiettivi professionali. Il benessere personale può alimentare la tua motivazione a fare bene sul lavoro.

Concentrazione e creatività: Uno stato d’animo positivo può migliorare la tua concentrazione e stimolare la creatività. Essere in pace con sé stessi può aprire la mente a nuove idee e soluzioni innovative.

Salute fisica e mentale: Un buon benessere personale contribuisce anche alla tua salute fisica e mentale complessiva. Una buona salute è fondamentale per affrontare le sfide quotidiane sul posto di lavoro e mantenere una prestazione lavorativa costante.

Equilibrio tra vita professionale e personale: Mantenere un equilibrio sano tra lavoro e vita personale è essenziale per evitare il burnout. Stare bene con sé stessi ti aiuta a stabilire confini chiari tra i due aspetti della tua vita e a gestire meglio le richieste professionali e personali.

Il benessere personale è un elemento cruciale per il successo e la soddisfazione sul posto di lavoro. Un individuo che si prende cura di sé stesso è più propenso ad affrontare le sfide lavorative in modo positivo, a costruire relazioni efficaci e a raggiungere il successo professionale nel lungo termine.

 

La ricerca del benessere personale può essere vista come un viaggio continuo alla scoperta di sé stessi e degli altri.

Autoconoscenza: Per stare bene con sé stessi, è importante sviluppare una profonda autoconoscenza. Questo implica esplorare i propri valori, passioni, punti di forza e aree di miglioramento. Capire chi si è realmente può portare ad una maggiore consapevolezza e accettazione di sé.

Relazioni interpersonali: La connessione con gli altri è un aspetto fondamentale del benessere. Durante il viaggio verso il benessere si incontrano molte persone, ognuna delle quali può insegnare qualcosa di nuovo. La capacità di instaurare relazioni significative e sostenitive contribuisce positivamente al nostro stato emotivo.

Empatia: Essere consapevoli degli altri e delle loro esperienze è parte integrante del viaggio verso il benessere. L’empatia, cioè la capacità di comprendere e condividere i sentimenti degli altri, favorisce relazioni più forti e appaganti.

Accettazione del cambiamento: Il benessere personale è un processo dinamico che coinvolge accettare e adattarsi ai cambiamenti nella vita. Questo potrebbe includere cambiamenti personali, professionali o relazionali. La flessibilità mentale è un elemento chiave in questo viaggio.

Crescita personale: Il viaggio verso il benessere spesso porta a una continua crescita personale. Affrontare sfide, superare ostacoli e imparare dalle esperienze contribuiscono al nostro sviluppo individuale.

Bilancio tra introspezione ed estrospezione: Il viaggio verso il benessere implica un equilibrio tra introspezione (l’indagine e la riflessione su sé stessi) ed estrospezione (l’attenzione al mondo esterno e agli altri). Entrambi sono importanti per una visione completa e bilanciata della vita.

Pratiche di cura personale: Il viaggio verso il benessere spesso coinvolge l’adozione di pratiche di cura personale, come il mantenimento di uno stile di vita sano, la gestione dello stress, la meditazione e l’esercizio fisico. Queste attività possono contribuire al benessere fisico e mentale.

Il viaggio verso il benessere è un processo unico e individuale che coinvolge la scoperta di sé stessi, l’interazione con gli altri e la continua crescita personale. È un cammino che può portare a una vita più soddisfacente e significativa, anche sul posto di lavoro.

Noi ci siamo, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

05/12/2023

Bias Cognitivi e loro effetti sulla Leadership

I bias cognitivi sono deviazioni sistematiche dalla razionalità nella valutazione delle informazioni e nella presa di decisioni. Sono il risultato di processi mentali automatici che influenzano la nostra percezione, giudizio e interpretazione della realtà. Nel contesto della leadership, i bias cognitivi possono avere un impatto significativo sulle decisioni prese dai leader e sulla loro capacità di guidare efficacemente.

I bias cognitivi sono errori sistematici nel modo in cui elaboriamo le informazioni. Sono spesso il risultato di semplificazioni mentali e meccanismi di ragionamento accelerato, che possono portare a distorsioni nella percezione della realtà. Alcuni esempi comuni di bias cognitivi includono:

Conferma dei Bias: La tendenza a cercare, interpretare e ricordare informazioni in modo da confermare le proprie convinzioni preesistenti. Questo può portare i leader a ignorare dati contrari alle loro opinioni o a sovrastimare l’importanza di prove che supportano le loro idee.

Bias dell’Attribuzione: L’attribuzione di successi a caratteristiche interne e personali, mentre si attribuiscono i fallimenti a fattori esterni. Questo può influenzare il modo in cui i leader valutano le prestazioni dei membri del loro team e possono non riconoscere l’importanza degli elementi ambientali.

Bias dell’Ottimismo: La tendenza a sovrastimare le probabilità di risultati positivi e a sottovalutare i rischi. I leader ottimisti potrebbero essere inclini a prendere decisioni rischiose senza considerare attentamente le possibili conseguenze negative.

Bias della Disponibilità: Basare le decisioni sulla facilità con cui si ricorda un certo tipo di informazione, piuttosto che sulla sua rilevanza statistica. Questo può portare a decisioni errate poiché le informazioni più facilmente accessibili non sono necessariamente le più accurate.

I bias cognitivi possono avere impatti significativi sulla leadership in diversi modi:

Processi Decisionali Distorti: I leader influenzati dai bias cognitivi possono prendere decisioni basate su informazioni incomplete o errate, portando a risultati negativi per l’organizzazione.

Carenza di Diversità: I bias cognitivi possono portare i leader a preferire persone simili a loro stessi, limitando la diversità nel team e ostacolando l’innovazione e la creatività.

Mancanza di Adattabilità: I leader influenzati dai bias potrebbero resistere al cambiamento o ignorare nuove idee che non si allineano con le loro prospettive preesistenti.

Sviluppo delle Relazioni Interpersonali: I bias cognitivi possono influenzare la percezione dei leader nei confronti dei loro collaboratori, portando a un trattamento iniquo e alla mancanza di fiducia.

Affrontare i Bias Cognitivi nella Leadership richiede:

Consapevolezza: Il primo passo per affrontare i bias cognitivi è riconoscerne l’esistenza. I leader devono essere consapevoli dei tipi di bias che possono influenzare le loro decisioni e prese di posizione.

Raccolta di Dati Obiettivi: Raccogliere dati oggettivi e affidabili può aiutare i leader a basare le loro decisioni su fatti concreti, piuttosto che su percezioni distorte.

Prospettive Diverse: Promuovere la diversità nel team può aiutare a mitigare i bias cognitivi, poiché le prospettive diverse possono portare a decisioni più informate e bilanciate.

Processi Decisionali Strutturati: Implementare processi decisionali strutturati, come l’analisi costi-benefici o l’approccio “dell’avvocato del diavolo”, può aiutare a ridurre l’influenza dei bias.

I bias cognitivi sono fenomeni intrinseci alla mente umana che possono influenzare profondamente il modo in cui i leader prendono decisioni e guidano le loro organizzazioni. Comprendere i diversi tipi di bias cognitivi e sviluppare strategie per affrontarli è fondamentale per coltivare una leadership più efficace e orientata ai risultati. Prendere decisioni informate, basate su dati obiettivi e considerando prospettive diverse può aiutare i leader a superare gli ostacoli posti dai bias cognitivi e guidare con successo le loro squadre verso il progresso e l’innovazione.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

22/08/2023

Consapevolezza di sé nelle scelte imprenditoriali

La consapevolezza di sé è un elemento fondamentale per il successo nelle scelte imprenditoriali. Rappresenta la capacità di comprendere i propri pensieri, emozioni, forze, debolezze, valori e obiettivi personali. Quando si tratta di intraprendere un’attività imprenditoriale, la consapevolezza di sé gioca un ruolo cruciale.

Indirizzamento delle scelte: La consapevolezza di sé aiuta gli imprenditori a comprendere cosa desiderano davvero raggiungere e quali obiettivi sono allineati con i loro valori personali. Questo li aiuta a fare scelte imprenditoriali che siano autentiche e significative per loro.

Gestione delle emozioni: Gli imprenditori affrontano spesso sfide e incertezze che possono causare stress e pressione emotiva. La consapevolezza di sé consente loro di riconoscere e gestire le proprie emozioni in modo efficace, evitando che queste influenzino negativamente le loro decisioni e il loro comportamento imprenditoriale.

Comunicazione e relazioni: La consapevolezza di sé aiuta a migliorare la comunicazione e le relazioni con gli altri. Gli imprenditori consapevoli delle loro reazioni e delle loro dinamiche interne sono più in grado di comunicare in modo chiaro, ascoltare attivamente e costruire rapporti positivi con dipendenti, clienti, partner e investitori.

Adattabilità: L’ambiente imprenditoriale è in costante evoluzione, e la capacità di adattarsi ai cambiamenti è cruciale. La consapevolezza di sé permette agli imprenditori di riconoscere quando è necessario apportare modifiche ai propri approcci e strategie, evitando l’inerzia o l’attaccamento rigido a idee o piani.

Fonte di decisioni informate: La conoscenza delle proprie forze e debolezze aiuta gli imprenditori a prendere decisioni informate. Sono in grado di giocare sulle loro competenze e cercare il supporto o le risorse necessarie per compensare le aree in cui potrebbero essere meno competenti.

Autenticità: Gli imprenditori che sono consapevoli di sé sono più inclini a seguire la loro visione personale e le loro idee uniche, invece di conformarsi alle aspettative degli altri o alle tendenze del mercato. Questo può portare a soluzioni imprenditoriali originali e di successo.

La consapevolezza di sé offre agli imprenditori una base solida su cui costruire le loro scelte e azioni imprenditoriali. Essa non solo migliora la loro capacità di affrontare sfide e incertezze, ma li aiuta anche a creare imprese che rispecchiano autenticamente la loro identità e i loro valori.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

16/08/2023

Il pugno di ferro: L’inaspettata relazione tra la boxe e la crisi di impresa

La boxe è uno sport che richiede disciplina, determinazione e una strategia ben pianificata. I pugili si allenano duramente per sviluppare la forza fisica e mentale necessaria per affrontare avversari potenti e resistere alle situazioni più difficili sul ring. Ma cosa c’entra la boxe con il mondo degli affari e la crisi di impresa? Sorprendentemente, esiste una connessione tra le due realtà. In questo articolo, esploreremo come i principi della boxe possono essere applicati al contesto aziendale e come la mentalità di un pugile può aiutare le aziende a superare momenti di crisi.

La preparazione come chiave del successo:

La preparazione è fondamentale sia nella boxe che nelle imprese. Un pugile trascorre innumerevoli ore ad allenarsi per migliorare le proprie abilità e perfezionare le strategie di combattimento. Allo stesso modo, le aziende devono dedicare tempo ed energie per comprendere il mercato, analizzare la concorrenza e identificare le opportunità di crescita. Una scarsa preparazione può portare a decisioni affrettate e a una gestione inefficace delle crisi aziendali.

La resilienza come arma segreta:

La resilienza è un tratto fondamentale sia per i pugili che per gli imprenditori. Sul ring, i pugili devono essere in grado di sopportare colpi duri e reagire positivamente alle avversità. Nelle imprese, la resilienza è necessaria per affrontare le sfide e superare le difficoltà. La capacità di rimanere concentrati, adattarsi alle situazioni mutevoli e continuare a lottare nonostante le sconfitte temporanee può fare la differenza tra il fallimento e il successo.

L’importanza della strategia:

Nella boxe, la strategia è essenziale per ottenere la vittoria. Un pugile deve studiare attentamente il proprio avversario, identificarne i punti deboli e sfruttarli a proprio vantaggio. Nelle imprese, la strategia svolge un ruolo cruciale durante le crisi. È necessario analizzare la situazione, individuare i fattori chiave che hanno portato alla crisi e pianificare le azioni necessarie per superarla. Una strategia ben strutturata può aiutare le aziende a rimettersi in piedi e a rafforzarsi nonostante le difficoltà.

L’importanza del supporto:

Nella boxe, un pugile ha un team di allenatori, manager e compagni di squadra che lo sostiene e lo guida lungo il percorso. Nelle imprese, avere un solido supporto è altrettanto importante. Durante una crisi, le aziende possono beneficiare del supporto di consulenti esperti, mentor o gruppi di imprenditori con esperienze simili. Queste figure possono offrire prospettive esterne, consigli pratici e incoraggiamento emotivo per aiutare le aziende a navigare con successo attraverso tempi difficili.

Nonostante possano sembrare mondi distanti, la boxe e il mondo degli affari condividono alcuni principi chiave che possono essere applicati in entrambe le sfere. La preparazione, la resilienza, la strategia e il supporto sono elementi fondamentali per affrontare le crisi sia nel ring che nelle imprese. Guardando oltre le apparenze, possiamo trarre ispirazione dalla mentalità dei pugili per superare le difficoltà aziendali e ritornare alla vittoria.

Noi siamo pronti, Voi?

Articolo di Marco Simontacchi

30/05/2023

Lo scaricabarile punisce chi lo fa

Si potrebbe dire che dopo l’allenatore della Nazionale di calcio la professione più gettonata da buona parte della popolazione sia fare lo scaricabarile.

Apparentemente proiettare le proprie responsabilità fuori di sé crea il vantaggio di non doversi fare carico delle conseguenze traslandole ad altri.

A meno di essere attori incalliti di norma il processo avviene a livello inconscio e per sostenerlo ci si crea un film parallelo a una realtà fattuale a sostegno della propria visione.

Il tempo però è impietoso e con il suo scorrere le crepe tra fatti e mistificazioni si fanno sempre più profonde fino a far esplodere il problema.

Tutte le responsabilità che si erano a suo tempo evitate ricadono addosso come macigni, appesantite dal non averle gestite e risolte, schiacciando il malcapitato che a questo punto o rifiuta la realtà, andando a schiantarsi, oppure ripercorre la propria narrativa andando a comprendere dove e quando avrebbe dovuto capire che situazione andava affrontata e risolta. In questo secondo caso, seppur con fatica e maggiori costi, la situazione può ancora essere in buona parte dei casi sanata.

È a onor del vero molto difficile affrontare le proprie zone d’ombra, se fossero state evidenti non si cadrebbe nelle trappole. Ci sentiamo di consigliare in questi casi di rivolgersi a un consulente esperto nel settore, che sia di relazione, di gestione operativa o economica, il quale con un approccio scorrelato da coinvolgimenti personali possa dare la giusta collocazione al problema e offrire plausibili soluzioni o mediazioni.

 

Noi ci siamo, voi?

 

Articolo di Marco Simontacchi

26/04/2023

La conoscenza rende liberi

Essere imprenditori in una Micro PMI oggi è più complicato che in passato.

Se un tempo bastava il buon senso e un/a contabile con tutti gli adempimenti fiscali e normativi oltre ai vari parametri sia del rating che del Codice della Crisi di Impresa oggi si richiede una specializzazione verticale notevole in diversi ambiti complessi.

Essere aggiornati e adempienti significa in prima battuta mettere in sicurezza l’azienda e l’imprenditore da rischi di sanzioni pesanti o da incidenti che potrebbero minare la sopravvivenza dell’azienda.

Certo si possono delegare in toto a professionisti esterni alcune di quelle funzioni e adempimenti senza più apparentemente doversene curare.

Tuttavia, ciò espone a rischi l’azienda, in tal infatti modo l’imprenditore è vincolato al professionista e non crea le condizioni per poter esercitare il controllo sull’efficacia ed efficienza dell’operato, rimanendo così comunque ciechi e responsabile davanti alla legge.

I professionisti sono una fondamentale risorsa di cui oggi non si può fare a meno. Esiste la possibilità di avere tuttavia un elemento all’interno dell’azienda che faccia le veci dell’Imprenditore assistendolo nella strategia e tattica di tutte tali questioni supervisionandolo e coinvolgendolo in tutte le scelte migliori e nei rapporti conseguenti con il professionista: un Consulente Strategico in Temporary Management.

In tal modo si crea una conoscenza e coscienza di ogni ambito sensibile aziendale che permetterà all’imprenditore di divenire decisionalmente autonomo e capace senza dover forzatamente accettare qualsivoglia soluzione prospettata da un terzo che non vive e respira l’azienda.

La conoscenza rende liberi e consapevoli.

Noi siamo pronti, Voi?

 

Articolo di Marco Simontacchi

23/02/2023