Gli indicatori di performance (KPI) e di rischio (KRI) ali per volare alto
Definire KPI (Key Performance Indicators) e KRI (Key Risk Indicators) nelle PMI (Piccole e Medie Imprese) è essenziale per mantenere un efficace sistema di controllo di gestione. Questi indicatori aiutano le aziende a monitorare le prestazioni operative e a gestire i rischi in modo proattivo. Vediamo in dettaglio l’importanza di ciascuno e come possono essere implementati.
KPI (Key Performance Indicators)
Importanza dei KPI
Misurazione delle Prestazioni: I KPI permettono alle PMI di quantificare e monitorare le performance aziendali rispetto agli obiettivi strategici.
Fornire Indicazioni: Offrono una visione chiara su quali aree dell’azienda stanno funzionando bene e quali necessitano di miglioramenti.
Facilitare Decisioni Informate: Forniscono dati concreti che aiutano il management a prendere decisioni basate su evidenze.
Allineamento con gli Obiettivi: Assicurano che tutti i dipendenti lavorino verso gli stessi obiettivi aziendali.
Esempi di KPI nelle PMI
Finanziari: Margine di profitto lordo, redditività netta, flusso di cassa operativo.
Operativi: Tasso di produzione, tempi di consegna, livello di qualità del prodotto.
Vendite e Marketing: Tasso di conversione dei lead, crescita delle vendite, soddisfazione del cliente.
Risorse Umane: Tasso di turnover del personale, livello di formazione dei dipendenti, tasso di assenteismo.
KRI (Key Risk Indicators)
Importanza dei KRI
Monitoraggio del Rischio: Aiutano a identificare potenziali rischi prima che si concretizzino in problemi maggiori.
Prevenzione Proattiva: Consentono di prendere misure preventive per mitigare i rischi identificati.
Riduzione delle Perdite: Contribuiscono a minimizzare le perdite finanziarie e operative derivanti da eventi di rischio.
Conformità e Governance: Supportano la conformità alle normative e ai requisiti di governance aziendale.
Esempi di KRI nelle PMI
Finanziari: Livello di indebitamento, variazione dei tassi di interesse, volatilità del mercato.
Operativi: Frequenza degli incidenti sul lavoro, interruzioni della catena di fornitura, difettosità dei prodotti.
Tecnologici: Numero di tentativi di attacco informatico, downtime dei sistemi IT, vulnerabilità software.
Legali e Normativi: Modifiche normative, contenziosi legali, conformità alle leggi ambientali.
Implementazione di KPI e KRI nelle PMI
Identificazione degli Obiettivi: Chiarire gli obiettivi strategici dell’azienda e allineare KPI e KRI a questi obiettivi.
Definizione di Indicatori Rilevanti: Selezionare KPI e KRI che siano specifici, misurabili, attuabili, rilevanti e tempestivi (SMART).
Raccolta e Analisi dei Dati: Implementare sistemi per la raccolta continua dei dati necessari per calcolare KPI e KRI.
Monitoraggio Continuo: Effettuare un monitoraggio regolare e continuo degli indicatori per rilevare tempestivamente deviazioni o anomalie.
Azione Correttiva: Utilizzare i risultati del monitoraggio per apportare miglioramenti e correggere eventuali problematiche.
Revisione e Aggiornamento: Rivedere periodicamente gli indicatori per assicurarsi che continuino a essere pertinenti e utili.
Definire e implementare KPI e KRI nelle PMI non solo aiuta a mantenere il controllo delle prestazioni aziendali e dei rischi, ma facilita anche una gestione più informata e proattiva. Questo equilibrio è cruciale per sostenere la crescita e la competitività dell’azienda nel lungo termine.
La struttura del piano dei conti è fondamentale per garantire la trasparenza e la verificabilità dei principali KPI e KRI. Un piano dei conti ben strutturato facilita l’analisi finanziaria e operativa, permettendo di monitorare efficacemente le performance aziendali e i rischi. Di seguito, esploriamo come un piano dei conti può essere organizzato per supportare i KPI e i KRI, e viceversa.
Strutturare il Piano dei Conti per Supportare i KPI e i KRI
Principi di Base
Chiarezza e Dettaglio: Il piano dei conti deve essere dettagliato abbastanza da permettere l’identificazione delle voci specifiche correlate ai KPI e KRI.
Coerenza: Deve essere coerente nel tempo per consentire un confronto significativo dei dati.
Flessibilità: Deve essere flessibile per adattarsi a cambiamenti nelle necessità di reporting e nell’ambiente operativo.
Allineamento con gli Obiettivi Aziendali: Deve riflettere gli obiettivi strategici dell’azienda, facilitando il monitoraggio delle performance e dei rischi associati.
Struttura del Piano dei Conti
Classificazione delle Voci: Le voci del piano dei conti dovrebbero essere classificate in modo da riflettere le principali aree di interesse dei KPI e KRI.
- Entrate e Uscite: Separare chiaramente le entrate e le uscite operative, finanziarie e straordinarie.
- Attività e Passività: Dettagliare le attività (correnti e non correnti) e le passività (correnti e non correnti).
- Capitale Proprio e Indebitamento: Distinguere chiaramente tra capitale proprio e indebitamento.
Codifica delle Voci: Utilizzare una codifica sistematica che faciliti l’aggregazione e l’analisi dei dati.
- Codici a Livelli: Implementare codici gerarchici che riflettano la struttura dell’azienda e le principali aree di monitoraggio.
- Etichette Descrittive: Utilizzare etichette descrittive per facilitare la comprensione e l’analisi.
Relazione tra KPI/KRI e Piano dei Conti
- Associazione Diretta: Associare direttamente ogni KPI e KRI a specifiche voci del piano dei conti.
- Calcolo e Verifica: Assicurarsi che le voci del piano dei conti forniscano i dati necessari per il calcolo e la verifica dei KPI e KRI.
Esempio di Piano dei Conti e Associazione con KPI/KRI
KPI Finanziari
Margine di Profitto Lordo
- Voci del Piano dei Conti: Ricavi di vendita (7010), Costo del venduto (7020).
- Calcolo: (Ricavi di vendita – Costo del venduto) / Ricavi di vendita.
Redditività Netta
- Voci del Piano dei Conti: Utile netto (8010), Ricavi totali (7010).
- Calcolo: Utile netto / Ricavi totali.
KRI Finanziari
Livello di Indebitamento
- Voci del Piano dei Conti: Passività totali (3020), Capitale proprio (3010).
- Calcolo: Passività totali / Capitale proprio.
Fluttuazione dei Tassi di Interesse
- Voci del Piano dei Conti: Interessi passivi (8040), Debito a lungo termine (3050).
- Monitoraggio: Variazione degli interessi passivi in relazione al debito a lungo termine.
Implementazione di un Sistema Integrato
Software di Contabilità: Utilizzare un software di contabilità che permetta la facile estrazione e analisi dei dati del piano dei conti.
Dashboard di Monitoraggio: Creare dashboard interattivi che visualizzino i KPI e KRI in tempo reale, utilizzando i dati estratti dal piano dei conti.
Processi di Revisione: Implementare processi regolari di revisione del piano dei conti per garantire che resti allineato con le esigenze di monitoraggio dei KPI e KRI.
Formazione del Personale: Assicurarsi che il personale sia formato sulla struttura del piano dei conti e sull’importanza di mantenere dati accurati e aggiornati.
Un piano dei conti ben strutturato è essenziale per la verifica e la trasparenza dei principali KPI e KRI. Assicurare che il piano dei conti supporti efficacemente la misurazione delle performance e la gestione dei rischi aiuta le PMI a mantenere un controllo di gestione equilibrato e proattivo. Questo approccio integrato facilita una migliore decisione strategica e operativa, promuovendo la sostenibilità e la crescita dell’azienda.
Noi siamo pronti, Voi?
Articolo di Marco Simontacchi
16/07/2024